Grado di protezione UV

10 mag 2022

Grado di protezione UV

Sono molti i meccanismi installati in aree esterne esposte costantemente al contatto diretto con gli effetti del tempo e delle condizioni climatiche.

Uno di questi effetti a cui sono esposti per lunghi periodi è la radiazione solare. Una conseguenza che può incidere negativamente sui meccanismi in plastica.

Ma non è solo la radiazione solare a influenzare questi meccanismi: esiste una varietà molto ampia di agenti esterni come raggi X, raggi gamma, onde radio lunghe, che possono causare qualche tipo di cambiamento nella durabilità e nell’efficienza del prodotto.

Pertanto, è strettamente necessario effettuare uno studio per determinare gli effetti diretti delle radiazioni, del calore o dell’umidità sul colore e su altre proprietà di questi meccanismi. Poiché la plastica è un materiale che, a seconda dell’onda a cui è esposto, può surriscaldarsi e perdere le sue qualità, è necessario effettuare test continui che espongano l’evoluzione dei meccanismi esposti a questi fattori esterni, ambientali e climatici.

I test vengono effettuati seguendo le linee guida di alcune normative, come la norma ISO 4892 che specifica i diversi metodi da eseguire per effettuare una simulazione di radiazione nei laboratori.

La maggior parte dei test effettuati su questi meccanismi si avvale di camere di invecchiamento accelerato che hanno come obiettivo quello di riprodurre i tempi di invecchiamento e i danni che il prodotto potrebbe sopportare, controllando così l’evoluzione dei meccanismi nel tempo.

È un modo per analizzare il comportamento di questi materiali nei confronti della stessa aggressione nel lungo periodo.

Distinguiamo due tipologie di processi di studio (invecchiamento) nei laboratori (ISO 4892-2:2016):

  • Quelli realizzati con lampade fluorescenti a radiazione UV: Queste lampade imitano la radiazione ultravioletta (UV) a onde corte e riproducono l’effetto della luce solare sulle proprietà fisiche, come il degrado e la resistenza della superficie.
  • Quelli realizzati con lampade ad arco allo xeno: Queste lampade vengono utilizzate per riprodurre nel modo più realistico possibile l’intero spettro della luce solare, compresi i raggi ultravioletti, la luce visibile e le radiazioni infrarosse.

SOLUZIONI AL COMPORTAMENTO DELLE MATERIE PLASTICHE AI RAGGI UV

Le modificazioni che possono subire i materiali esposti alle radiazioni ultraviolette sono molteplici. Tra loro:

  • Ingiallimento della superficie
  • Scolorimento della superficie
  • Lisciviazione delle plastiche colorate
  • Aumento della fragilità dovuto alla perdita di proprietà
  • Diminuzione di resistenza, elasticità e durezza
  • Comparsa di crepe

Ci sono molte altre conseguenze che questi meccanismi e i loro materiali possono subire. Ecco perché proseguiamo con il descrivere le possibili soluzioni:

  • Una delle forme di protezione più efficaci ed economiche è l’uso del nerofumo in questi materiali.
  • Altri possono essere l’uso di polimeri fluorurati, come PTFE e PVDF.

Ma, senza dubbio, il modo più accurato per proteggersi dai raggi UV è l’uso di additivi (stabilizzanti) o rivestimenti protettivi come le vernici.

Cosa sono gli additivi?

Si tratta di sostanze che vengono incorporate nei meccanismi che subiranno le condizioni climatiche e forniranno loro resistenza e adattabilità ad esse.

Tra le caratteristiche che questi additivi devono soddisfare per essere idonei troviamo le seguenti:

  • Non ostacolare la lavorazione.
  • Non producono interazioni chimiche indesiderate con altre sostanze presenti nel prodotto stesso.
  • Facile dispersione della plastica.
  • Svolgere adeguatamente la propria attività in relazione alle normative applicabili.
  • Migliorare le proprietà della resina naturale.

Infine, alcuni degli additivi più comuni che possiamo trovare e che sono completamente adatti alla manutenzione dei meccanismi sono i seguenti:

  • Additivi per plastiche stabilizzanti ultravioletti o anti-UV.
  • Additivo antiossidante per plastica (stabilizzanti).
  • Additivi antimicrobici per plastica/Additivi antibatterici per plastica.
  • Additivi per plastiche ritardanti di fiamma.
  • Agenti schiumogeni.
  • Additivo lubrificante per plastica.

Noi di Solera lavoriamo continuamente per migliorare i nostri meccanismi e i materiali con cui sono realizzati, con l’unico intento di fornire i migliori prodotti ai nostri clienti.

Per questo motivo i meccanismi con protezione UV di cui disponiamo in Solera sono molteplici. Meccanismi progettati per l’utilizzo all’aperto e che soffrono continuamente le condizioni atmosferiche. Tra questi possiamo trovare, tra gli altri, le serie Indubox, Polibox, Multibox o le cassette di connessione a tenuta stagna YBOX.

Nel nostro sistema qualità effettuiamo periodicamente test sui nostri prodotti che ci permettono di verificarne la durabilità, nonché la qualità finale.

In questo modo riusciamo a garantire l’affidabilità e la qualità dei nostri prodotti. Un impegno per la qualità riconosciuto con certificazioni come AENOR, APPLUS, INTERTEK GS, IQNET e UL.